Affitti turistici così fan tutti – quarto episodio

Affitti turistici, così fan tutti! Dal 2011 il prezzo delle case in Italia è decisamente diminuito. In alcune zone anche oltre il 25%. Le tasse però sono rimaste le stesse? Ci piacerebbe, ma no sono aumentate (vedi Tari ad es.).

Quindi vedendo aumentare le tassazioni e diminuire i prezzi, molti italiani hanno deciso di “mettere a reddito” le seconde case, simboli di un momento di serenità economica ormai passato. E dato che le seconde case sono spesso in amene località turistiche, ecco tutti piazzarsi ai blocchi di partenza! Grazie a portali come Airbnb o Booking che aiutano a gestire le prenotazioni, il mercato degli affitti turistici è esploso.

Ma se la cosa funziona e la rotazione degli ospiti è molto elevata, ci si ritrova a svolgere un secondo mestiere. Perché accogliere gli ospiti, essere disponibili durate il loro soggiorno se ci sono inconvenienti, pulire, riordinare, lavare la biancheria, controllare i consumi e purtroppo anche riparare i danni non è cosa da poco. E’ un mestiere che ha persino un nome, chi lo fa si chiama properties manager.

Affidarsi ad un properties manager è una alternativa, se si scopre che questa l’attività è troppo impegnativa, nel caso leggete la pagina affitti turistici.

Ma torniamo a noi. Ottimo, si coprono le spese legate alle seconde case e magari si guadagna persino qualcosa, forse…. Solo che tutto questo naturalmente ha risvegliato l’interesse del Governo e dell’Agenzia delle Entrate. Poveri noi!

Gli affitti turistici rappresentano in realtà un tema scottante perché entrano in concorrenza con le strutture ricettive senza dover sottostare agli stessi vincoli. E’ giusto quindi regolamentare il settore

Affitti turistici così fan tutti!

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