Mutui ai confini della realtà – sesto episodio
Mutui ai confini della realtà. E’ quello che succede ai tempi del COVID.
Venerdì 17, 2020 (anno bisestile): la data perfetta per la conclusione di una compravendita surreale. Adesso che l’odissea è finita ve la racconto. Prima non potevo, per scaramanzia!
Premessa. Gli acquirenti accendono un mutuo, pari al 100% del prezzo di acquisto. I proprietari estinguono un mutuo, di durata e importo elevati. Una operazione complessa in qualsiasi periodo storico, che in tempi di pandemia oltrepassa i confini della realtà.
Punto uno. Per accendere un mutuo bisogna trovare un istituto di credito disposto a finanziare, sottostare ad una perizia, attendere la valutazione per l’erogazione dell’importo richiesto (se tutto va bene). Tanti uffici, tante carte e tante persone coinvolte, ognuna con la sua conoscenza di parte del processo. Però in tempi normali i processi funzionano, arriva un si o un no, e il gioco è fatto.
Ma se i tempi non sono normali? Se l’istituto bancario ha le agenzie a Torino e gli uffici preposti alla valutazione dei mutui a Milano? Se le persone fanno smart working o peggio sono in quarantena? Il gioco si fa duro!
Punto due. Per estinguere un mutuo bisogna fare richiesta alla banca, sapere con precisione la data dell’atto, ottenere i conteggi degli interessi al centesimo. In tempi normali si scrive una mail, i funzionari rispondono con una mail, la mail arriva al notaio e il gioco è fatto.
Ma se i tempi non sono normali? Se i numeri fissi squillano a vuoto? Se le mail non le aprono? Se i cellulari sono staccati? Il gioco si fa sempre più duro!
Conclusione. A quanto pare esiste un solo modo per continuare a giocare, usare il jolly del RECLAMO, che evidentemente funziona sempre, anche per i Mutui ai confini della realtà.
Scrivetemi per eventuali informazioni.